UN SOTTOSUOLO DIVERSO: LE OPERE CUNICOLARI DELLA CIVITA DI TARQUINIA

Gennaio 30, 2022 Off Di Archeologia del sottosuolo

UN SOTTOSUOLO DIVERSO: LE OPERE CUNICOLARI DELLA CIVITA DI TARQUINIA

 di Gianluca Padovan dell’Associazione S.C.A.M. (Speleologia Cavità Artificiali Milano).

Foto: Gianluca Padovan e Archivio Associazione S.C.A.M.

Rilievi : Associazione S.C.A.M.

La comprensione del reale

Quando si parla di cunicoli, vengono alla mente i percorsi segreti sotto i castelli, dai quali il feudatario poteva scappare se nel corso di un assedio le cose volgevano al peggio. Più spesso si favoleggia d’intricati labirinti che custodivano tesori eccezionali, protetti da incantesimi. Oppure sotterranei nascosti in zone impervie e scavati dagli antichi per chissà quali  motivi, dove in tempi a noi prossimi hanno trovato rifugio i briganti della Maremma. Se i cunicoli sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo è perchè alcune leggende ce li hanno tramandati ‘arricchiti’ e un uso nel tempo ne ha conservato le vestigia. Senza voler intraprendere un discorso sulle motivazioni  del perchè non si è portati a vedere le opere cunicolari per quello che sono, desidero comporne un altro, meno affascinante e più noioso, ma utile alla comprensione di tanti manufatti che caratterizzano il Centro Italia e, nel caso nostro, il territorio tarquiniese.

Cunicoli e gallerie

Dal latino cuniculus, coniglio, il cunicolo (letteralmente cunìculo) identifica una piccola e stretta galleria praticata generalmente nel suolo e nel sottosuolo. Il cunicolo d’avanzata è invece il primo scavo, generalmente di sezione ridotta, con cui si procede nella perforazione di una galleria. ETC.

DA BOLLETTINO SOCIETA TARQUINIENSE ARTE STORIA 1999

 

                         

 

             

 

                        

 

            

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