Tracce della guerra: le scritte sui muri

Febbraio 1, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

Se pensate che le tracce della Seconda guerra mondiale siano sparite vi sbagliate.

Quasi ogni città italiana conserva ancora qualcosa. Basta guardarsi attorno e cercare con occhio attento: sono scritte d’epoca e le riconoscerete sulle facciate di alcune abitazioni private e di taluni edifici pubblici.

Ad esempio, abbiamo le scritte generalmente in bianco-nero, nero-rosso e bianco-rosso che indicano la presenza di un rifugio antiaereo, oppure la sua uscita di soccorso, contrassegnata dalle lettere U S.

Il censimento delle scritte di guerra aiuta innanzitutto a capire dove fossero collocati i rifugi antiaerei.

Questo facilita la composizione del quadro d’insieme per la ricostruzione storica ancor’oggi possibile. Altre scritte indicano l’esistenza dell’attacco per l’idrante, oppure la presenza di un canale sotterraneo o di una cisterna, da cui i servizi antincendio potevano prelevare l’acqua.

Nonostante qualcuno tenti di preservarle, la maggior parte di queste è cancellata dalla ristrutturazione degli edifici o dalla semplice pulizia delle facciate, troppo spesso imbrattate dai nostri ragazzi maleducati.

Vi sono poi i segni lasciati dagli spezzoni incendiari, le sbrecciature e i fori lasciati dalle schegge delle bombe d’aereo e le case ancora sventrate dalle esplosioni.

Gianluca Padovan

(Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano – Federazione Nazionale Cavità Artificiali)