Tracce della guerra: le scritte sui muri
Se pensate che le tracce della Seconda guerra mondiale siano sparite vi sbagliate.
Quasi ogni città italiana conserva ancora qualcosa. Basta guardarsi attorno e cercare con occhio attento: sono scritte d’epoca e le riconoscerete sulle facciate di alcune abitazioni private e di taluni edifici pubblici.
Ad esempio, abbiamo le scritte generalmente in bianco-nero, nero-rosso e bianco-rosso che indicano la presenza di un rifugio antiaereo, oppure la sua uscita di soccorso, contrassegnata dalle lettere U S.
Il censimento delle scritte di guerra aiuta innanzitutto a capire dove fossero collocati i rifugi antiaerei.
Questo facilita la composizione del quadro d’insieme per la ricostruzione storica ancor’oggi possibile. Altre scritte indicano l’esistenza dell’attacco per l’idrante, oppure la presenza di un canale sotterraneo o di una cisterna, da cui i servizi antincendio potevano prelevare l’acqua.
Nonostante qualcuno tenti di preservarle, la maggior parte di queste è cancellata dalla ristrutturazione degli edifici o dalla semplice pulizia delle facciate, troppo spesso imbrattate dai nostri ragazzi maleducati.
Vi sono poi i segni lasciati dagli spezzoni incendiari, le sbrecciature e i fori lasciati dalle schegge delle bombe d’aereo e le case ancora sventrate dalle esplosioni.
Gianluca Padovan
(Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano – Federazione Nazionale Cavità Artificiali)