Rifugi antiaerei alla UALZ

Maggio 16, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

Nelle “conferenze del lunedì” ecco che il giorno 17 maggio, alle ore 15.00, si parlerà del tempo di guerra in videoconferenza nel Canale You Tube – UALZ Legnano:

Eventi: scheda

TITOLO:

Scudi degli inermi: i rifugi antiaerei per i civili

Relatori:

Maria Antonietta Breda  &  Gianluca Padovan

(Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano – Federazione Nazionale Cavità Artificiali)

 

Cos’è un rifugio antiaereo?

Non tutto comincia per caso, soprattutto una guerra. Il 24 maggio 1915, primo giorno per l’Italia della così detta «Grande Guerra», più semplicemente nota come «Prima Guerra Mondiale», allo scoccare della mezzanotte alcune navi militari austro-ungariche bombardano la città di Ancona, causando gravi perdite tra civili e militari. All’alba Venezia viene invece bombardata con aeroplani. Il 3 aprile dell’anno seguente la città di Ancona subisce un altro bombardamento, ma stavolta aereo.

Il rifugio è quindi un riparo atto a proteggere persone e materiali in caso di bombardamento terrestre, navale oppure aereo.

Può essere progettato e realizzato a seguito di specifici studi e rispondere a precise esigenze. Può anche essere costruito con materiale di recupero, oppure sfruttando strutture già esistenti, come nel caso di un seminterrato o di una cantina, oppure di una cava o di una miniera sotterranee.

In Italia i rifugi ad uso civile erano denominati «ricoveri», in quanto si riteneva che la parola suonasse meno sinistra alle orecchie della gente.

Tra le due guerre mondiali, nonché nel corso della Seconda, si dà luogo alla costruzione di rifugi soprattutto per i civili, al di sotto degli edifici pubblici, privati e delle fabbriche. Alcuni sono concepiti per resistere a bombardamenti sia ordinari sia con aggressivi chimici.

Ma la guerra non attende che ognuno sia al riparo e così ci si affanna utilizzando quello che si ha immediatamente disponibile: qualsiasi locale seminterrato o sotterraneo può essere puntellato e adibito a rifugio (o ricovero) anticrollo, senza badare a null’altro.

Sovente si sgombera la cantina e la “arreda” con qualche panca: null’altro viene messo a disposizione della gente per resistere all’attacco dal cielo.

In linea di massima un buon rifugio antiaereo avrebbe dovuto essere a prova di bomba e di aggressivo chimico, con precise caratteristiche e con una specifica attrezzatura in dotazione.

 

Legnano – Scuola Carducci – spazi sotterranei adibiti a rifugio antiaereo

 

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