Milano sotterranea sul Corriere della Sera
Lunedì 26 ottobre 2015 il Corriere della Sera ha pubblicato il bell’articolo scritto dal giornalista e fotografo Gabriele Micalizzi dell’Agenzia Cesura, a corredo delle immagini che ha ripreso nel corso di un lungo itinerario nella Milano “del piano di sotto” accompagnato dagli speleologi dell’Associazione Speleologia Cavità artificiali Milano. Bravo Gabriele! Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. –…
Rischi e cavità artificiali
Sul tema “rischi” ho già scritto parecchio, in passato. Ma, come si suole dire, … repetita iuvant.
Rifugio antiaereo di via Spaventa a Milano
L’edificio di proprietà di Metropolitana Milanese S.p.A. situato in via Spaventa è stato costruito negli anni Trenta.
I “bunkerini” della Falck
Si può senz’altro affermare che Sesto San Giovanni sia stato il “polo industriale” di Milano e, cosa “curiosa” a dirsi, durante la Seconda Guerra Mondiale è stato solo minimamente interessato dai bombardamenti angloamericani.
La “strada segreta di dentro” del Castello di Milano
La Galleria di Controscarpa del Castello di Milano, denominata da Leonardo da Vinci “strada segreta di dentro” e oggi conosciuta come “Galleria della Ghirlanda”, è un’opera unica al mondo per l’epoca di costruzione, la lunghezza e l’articolazione.
Separati nella morte?
Si scendeva da un’unica breve scalinata.
Architetture sotterranee: i Collettori Fognari di Milano
Nei secoli passati i lavori edili hanno messo in luce l’esistenza di opere fognarie antiche, come ad esempio in via Bassano Porrone, dove a circa 6,4 metri di profondità è stato rinvenuto un condotto di mattoni largo 60 cm, alto 90 cm e con la volta a tutto sesto, probabilmente riconducibile all’epoca romana.
Cava d’argilla e armi di bronzo a Milano
Un tempo alla periferia di Milano esistevano numerose cave d’argilla. Una in particolare era stata aperta presso la storca Cascina Ranza, edificio presente agli inizi del XVIII e riportato nel Catasto di Carlo VI (Catasto Teresiano).
Il canale nella città d’acque
Il canale è l’opera idraulica realizzata con lo scavo in superficie e lasciata con sponde e fondo naturali, ma anche rivestita in mattoni, conci e ciottoli.
“le grotte de’ giardini non sieno che imitazioni delle naturali”…
Una particolare descrizione delle grotte naturali ci viene da Ercole Silva ed è stata scritta ai primissimi dell’Ottocento, nell’introdurre la trattazione sulla costruzione delle grotte artificiali nei giardini paesaggistici.