Leonardo da Vinci al Castello di Milano: ventiseiesima parte
CASTELLO & CANALI IN LEONARDO
Così scrive Leonardo da Vinci a proposito di mura, acqua e fossati:
«Dello specchiar le mura delle città nell’acqua de’ lor fossi. Vederassi l’alte mura delle gran città sottosopra ne’ lor fossi» (Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 370 r.-a).
Leonardo da Vinci si è occupato anche dei fossati del Castello di Porta Giovia lasciandoci alcuni schizzi al riguardo. Come a suo tempo ha sottolineato Luca Beltrami: «indicano il modo di inondare il fossato circondante il Castello di Milano, scavando un canale di comunicazione fra questo fossato ed il giro dei redefossi: nel primo schizzo, Leonardo taccia un canale largo due braccia che, partendo dai refossi sbocca nel fossato normalmente ad uno dei suoi lati, quello verso la campagna. Le parole: castello co’ fossi ingorgati, indicano come lo scopo di quel canale fosse di scaricare l’acqua del redefosso nei fossati del Castello. L’altro schizzo, presentando una disposizione di poco mutata, mette in evidenza maggiore colle parole: “modo di anegare il Castello” il pericolo in cui si trovava esposto il Castello, nel caso di assedio dalla parte verso la campagna» (Luca Beltrami, Il Castello di Milano, op. cit., p. 465).
Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)