Leonardo da Vinci al Castello di Milano: terza parte
LA LETTERA DI LEONARDO
La lettera trascritta nel precedente box è contenuta nel Codice Atlantico.
Potrebbe essere stata scritta attorno al 1483 e:
«… fu stimata autografa da quanti l’avevano trascritta, finché il Ravaisson-Mollien in un suo articolo sulla “Gazette des Beaux-Arts” (Les écrits de L. de V. 1881) non dimostrò che era, invece, d’altra mano. L’opinione del critico francese è ormai accettata dalla maggior parte degli studiosi, che stimano la lettera autentica ma non autografa, oltre che per ragioni di carattere paleografico, anche per lo stile, che rivela l’intervento di qualche letterato amico dell’artista. Soltanto il Beltrami cercò di sostenere l’autografia di questo come di tutti i brani del Codice Atlantico tracciati con la mano destra (La destra mano di L. da V. e le lacune nella edizione del “Codice Atlantico”, Milano 1919)» (Jacopo Recupero -a cura di-, Leonardo da Vinci, ristampa, Rusconi Libri, Roma 2002, p. 499).
Inoltre:
«A noi pare che alle ragioni paleografiche se ne possano aggiungere di linguistiche, per escludere che la lettera sia di pugno di Leonardo. C’è una quantità di latinismi inconsueti in Leonardo» (Augusto Marinoni -a cura di-, Leonardo da Vinci. Scritti letterari, Rizzoli Editore, Milano 1980, p. 200).
Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)