Leonardo da Vinci al Castello di Milano: quinta parte

Marzo 8, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

ALTRE RAFFIGURAZIONI DI MILANO

Vi sono anche altre due rappresentazioni schematiche di Milano disegnate da Leonardo da Vinci.

Una si trova nella Raccolta Reale di Windsor e di cui Alessandro Visconti scrive: «che Leonardo s’occupasse dal piano regolatore di Milano lo prova uno schizzo schematico della pianta della città nel Codice Atlantico, completato da un altro – forse del 1506 o 1510 – trovato in un foglio dell’Anatomia di Windsor, che contiene il disegno di una terza cerchia murata – quella del Redefossi – la quale ebbe effettiva esecuzione alla metà del Cinquecento» (Alessandro Visconti, Leonardo a Milano e in Lombardia, in AA. VV., Leonardo da Vinci, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1996, p. 111).

L’altro disegno è contenuto nel Codice Atlantico.

Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)

 

               

 

Pianta schematica della città di Milano con le principali opere di canalizzazione (Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, 19115). A proposito delle opere idrauliche, Leonardo non si occupò solamente di quelle presenti nel territorio milanese; difatti parrebbe che «grandi progetti di canalizzazione e di sistemazione idraulica, ripresi poi da altri ed oggi nuovamente allo studio, per l’apertura d’un canale bresciano-bergamasco che s’allacci, da una parte al lago d’Iseo e dall’altra al canale della Martesana ed alle vie d’acqua già esistenti, fossero allora pensati da Leonardo» (Gerolamo Calvi, I manoscritti di Leonardo da Vinci, in Gerolamo Calvi, Augusto Marinoni, I manoscritti di Leonardo da Vinci dal punto di vista cronologico e biografico, Bramante Editrice, Busto Arsizio 1982, p. 148).

 

 

Disegno dell’impianto di Milano su cui sono stati tracciati altri scritti e bozzetti (Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 184 v.). Scrive Giovanni Cislaghi: «Attraverso la lettura e l’interpretazione di alcuni disegni del Codice Atlantico, relativi a Porta Vercellina, si intende evidenziare il grande contributo fornito da Leonardo alla conoscenza e trasformazione di questa parte di Milano, in qualità di urbanista e di cartografo»; inoltre, riferendosi proprio al f. 184: «esso appare come il risultato di una ricerca tipologica che, nel ricordo della peste milanese del 1484, pone le vie d’acqua al centro di una ridefinizione dilatata dei tessuti insediativi milanesi» (Giovanni Cislaghi, Leonardo urbanista e cartografo a Milano, Porta Vercellina, in Ente Raccolta Vinciana, Raccolta Vinciana, Fascicolo XXIX, Milano 2001, p. 143 e p. 145).