Leonardo da Vinci al Castello di Milano: diciannovesima parte

Marzo 9, 2021 Off Di Archeologia del sottosuolo

LE “SCALE DI LUMACA”

Nel Manoscritto B abbiamo un torrione angolare, del tutto analogo a quelli della Ghirlanda del Castello di Milano, dotato di tre casematte doppie con due ordini di corridoi all’interno della cortina, dove quello superiore è munito di feritoie verticali. Compare ancora il circolino, ma stavolta vi è a lato il dettaglio ingrandito e si capisce che si tratta proprio di una scala a chiocciola doppia, la cui funzione è analoga alle scale doppie e quadruple già viste (Leonardo da Vinci, Manoscritto B, f. 69 r.).

Si deve ricordare che Leonardo accenna più volte alle “vie segrete” e in questo caso, a proposito della scala a chiocciola che chiama “lumaca”, specifica sempre nel Codice B: «nella quale lumaca s’entra per cave sotterranee» (Leonardo da Vinci, Manoscritto B, f. 49 v.).

Da parte nostra si è rilevato che la pianta delle casematte situate a difesa della Porta del Soccorso sono simili a quelle disegnate da Leonardo, mentre quelle nelle torri della Ghirlanda sono state modificate e, pertanto, non più praticabili (rilievo dell’Associazione S.C.A.M., Milano 1990; Archivio S.C.A.M.). Difatti le modifiche apportate in epoca sforzesca sono andate anche a interessare, in molti casi, le feritoie e l’articolazione delle casematte d’epoca viscontea.

Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)

 

             

 

 

Le frecce verdi indicano le casematte che protendendosi nel fossato difendono i fianchi della Porta del Soccorso; quella rossa indica la posizione di una possibile terza casamatta, interrata o demolita.

 

Piano oggi sotterraneo di una delle tori della Ghirlanda: le frecce indicano le casematte viscontee modificate sostanzialmente in epoca sforzesca (Planimetria dell’Associazione S.C.A.M., Milano 1990; Archivio S.C.A.M.-F.N.C.A.)