La linea Maginot delle alpi. Evoluzione, caratteristiche e organizzazione della sistemazione difensiva francese al confine con l’Italia – The Maginot Line in the Alps. The evolution, characteristics and organization of the French defense system along the Italian border. Davide Bagnaschino, storico
Knowledge and Development of modern military structures
Luoghi e architetture della transizione: 1919 – 1939. I sistemi difensivi di confine e la protezione antiaerea nelle città. Storia, conservazione e riuso
Sites and architectural structures of the transition period: 1919 – 1939. Border defense systems and air raid protection in the cities. History, conservation and reuse
II Congresso Internazionale a cura di Maria Antonietta Breda
2nd International Congress by Maria Antonietta Breda
27 – 28 Novembre 2012 – ore 9.00 – 18.30
Politecnico di Milano – via Durando 10 Milano – Campus Bovisa – Aula Castiglioni edificio PK
November 27-28, 2012 – 9:00 AM – 6:30 PM
Politecnico di Milano – Via Durando 10, Milan –Bovisa Campus – Castiglioni Room PK building
Diretta video: Napoli Underground Channel – Live video: Napoli Underground Channel
La linea Maginot delle alpi. Evoluzione, caratteristiche e organizzazione della sistemazione difensiva francese al confine con l’Italia – The Maginot Line in the Alps. The evolution, characteristics and organization of the French defense system along the Italian border. Davide Bagnaschino, storico
La Linea Maginot era il sistema difensivo adottato dalla Francia nel primo dopoguerra, a tutela dei confini occidentali, On ne passe pas – non si passa – era il suo motto e il nome derivava da quello del ministro della guerra che fece approvare dal parlamento i finanziamenti necessari. Il concetto di base era un’ossatura costituita da forti di grandi dimensioni, naturale evoluzione dei forti Séré de Rivières, completamente realizzati sottoterra, con emergenti i “blocchi attivi”, armati di mitragliatrici e artiglierie; tra questi vi erano poi opere di piccole dimensioni e casematte, solo con armi di fanteria, che rendevano continuo il fronte.
Il suo sviluppo e costruzione erano strettamente legati alle esperienze della prima guerra mondiale: i martellanti bombardamenti di artiglierie pesanti, gli attacchi con prodotti chimici (gas asfissianti, vescicanti, ecc.), i fronti statici articolati su poderosi sistemi di trincee, le fortificazioni permanenti e campali.
Molte erano le ragioni della sua costruzione, una per tutte l’economia delle forze: corollario della fortificazione.
The Maginot Line was the defensive system adopted by France in the first post-war period, for the protection of the border to the west, On ne passe pas – do not pass – it was her motto and the name was derived from that of the minister of war that he did approve by Parliament the necessary funding. The basic concept was a structure consisting of large fortification, natural evolution of the fortification of Séré de Rivières, completely made underground, with the emerging “active locks”, armed with machine guns and artillery; among these were then small-size works and casemates, only with weapons of infantry, which made the continuous front.
Its development and construction were closely linked to the experience of World War I: the relentless bombardment of heavy artillery, attacks with chemicals (poison gas, blisters, etc.)., static fronts articulated on powerful systems of trenches, fortifications permanent and pitched. There were many reasons for its construction, one for all the economy of forces: a corollary of the fortification.