LA FABBRICA DELL’ACQUA
La Fabbrica dell’Acqua
L’Acquedotto di Milano dal 1888 ai nostri giorni: mappe, progetti, foto e oggetti d’epoca dell’archivio storico di MM
mostra a cura di Maria Antonietta Breda
Biografia per mostra Acquedotto
Centrale dell’Acqua di Milano
(aperta tutti i giorni tranne il martedì e il giovedì – ore 10.00 – 13.00 e dalle 14.00 alle 19.30; ingresso gratuito)
piazza Diocleziano n. 5, 20154 Milano
Mostra aperta dal 24 novembre 2023 al 31 gennaio 2024
Est enim maxime necessaria et ad vitam et ad delectationes et ad usum cotidianum. Ea autem erit facilior, si erunt fontes aperti et fluentes. Sin autem non profluent, quaerenda sub terra sunt capita et colligenda.
L’acqua è di fondamentale importanza per la vita umana, dati i vantaggi che ne derivano dall’uso quotidiano. Ovviamente la si può reperire con maggior facilità qualora esistano fonti all’aperto. Ma se essa non sgorga in superficie bisognerà cercarne le sorgenti sotterranee e convogliarla.
Marco Vitruvio Pollione, De Architectura, Libro VIII, I.1
L’acqua potabile di Milano è racchiusa nelle profondità del sottosuolo urbano e le Autorità preposte hanno scelto di estrarla mediante pozzi profondi. Alla fine dell’Ottocento, applicando le conoscenze in campo ingegneristico, idraulico e geologico, si è realizzata un’opera tecnica e architettonica senza precedenti per la città di Milano.
La Fabbrica dell’Acqua è la mostra con la quale MM SpA vuole fare conoscere la storia dell’Acquedotto civico, che ha in gestione dal 2003, e il Fondo Storico del proprio Archivio. L’esposizione è dedicata alle persone che hanno progettato e costruito l’Acquedotto e a tutti coloro che dal 1888 ad oggi hanno lavorato e lavorano, ogni giorno, per garantire agli abitanti la quantità necessaria di salubre acqua potabile, a basso costo.
Il percorso espositivo fluisce tra le foto d’epoca, le originali tavole di progetto degli impianti, le planimetrie degli edifici d’acquedotto e i materiali storici. La documentazione dell’Archivio di MM SpA copre un arco di cerchio temporale che va dagli anni Ottanta del XIX secolo agli anni Sessanta del secolo successivo.
La stessa Centrale dell’Acqua di Milano, oggi museo d’impresa, è parte integrante della mostra perché era innanzitutto la Centrale di pompaggio Cenisio, avviata nel 1906 e dismessa solo negli anni Ottanta. All’interno l’ambientazione è creata dai dislivelli dell’antico impianto e dai suoi macchinari d’epoca, lasciati appositamente in sede per ricordare la sua funzione di “Fabbrica dell’Acqua”.
La “Milano d’altri tempi” emerge nelle foto che ritraggono gli scorci delle aree urbane in corso di sviluppo, dall’architettura oggi inusuale delle prime Centrali dai prospetti in mattoni e da taluni interni in stile Liberty. Ma emerge altresì dai macchinari realizzati dalle nascenti industrie quali Magneti Marelli, Riva, Franco Tosi, Tecnomasio Brown Boveri.
Due fotografie in bianco e nero hanno per soggetto i lavori per la realizzazione di un pozzo, altre documentano i serbatoi costruiti nei torrioni del Castello visconteo-sforzesco. Dell’esposizione fanno parte anche una selezione di strumenti, tra cui rari esemplari ottocenteschi di contatori metallici, alcune componenti delle tubazioni d’epoca e un carro di pronto intervento che nei primi decenni del Novecento era condotto a mano lungo le strade di Milano per le riparazioni sulla rete idraulica.
La distribuzione dell’acqua potabile in città, dal 7 ottobre 1944 al 25 dicembre 1952, è raccontata attraverso i trafiletti di giornale e dalla pubblicazione di Amedeo Belloni intitolata L’Acquedotto Milanese. Tra gli argomenti trattati, Belloni ricorda i danni subiti dall’impianto durante la Seconda Guerra Mondiale e l’impegno per ripararli in tempi brevi.
Il percorso espositivo continua con relazioni, tabelle, grafici dei costi e dei consumi e due registri delle tubazioni posate. Sono un’inedita documentazione che illustra quanta cura si attribuiva gli aspetti economici del Servizio di Acqua potabile.
Nell’ultima parte sono esposti un reportage fotografico attuale e due planimetrie del Servizio Cartografico di MM SpA. La prima tavola spiega la dislocazione delle 33 Centrali attualmente attive, delle quali 6 sono entrate in esercizio tra il 1904 e il 1924, e la ramificazione delle tubazioni principali; la seconda localizza le 641 fontanelle pubbliche e le 52 Case dell’Acqua odierne. A conclusione del percorso vediamo esposta una fontanella pubblica accostata al suo rilievo tecnico datato 1932.
Le didascalie poste accanto ai materiali riportano informazioni sintetiche, mentre una più ampia narrazione può essere ascoltata mediante l’audioguida.
Ideazione: Pietro Raitano (Direttore Comunicazione MM Spa)
Percorso espositivo: Maria Antonietta Breda
Allestimento e grafica: Anna Tonini, Lorenzo Florin Grifo (Comunicazione MM Spa)
Testi: Maria Antonietta Breda in collaborazione con Corrado Grazzini (S.I.I. MM Spa) e Gianluca Padovan (Ass.ne Speleologia Cavità Artificiali Milano)
Ricerca dei materiali esposti: Nicola Cosentini, Corrado Grazzini, Giovanni Granata, Fabio Marelli, Stefano Tani, Pier Luigi Zucca (S.I.I. MM Spa)
Realizzazione delle planimetrie dell’odierno acquedotto: Giovanni Meroni, Maria Mannarino (Cartografia Servizio Idrico MM SpA).