INTERROGAZIONE: vox clamantis in deserto
INTERROGAZIONE: vox clamantis in deserto
Concorso internazionale di progettazione Piazza Castello – Foro Bonaparte
In data 18 aprile 2016 a Palazzo Marino è stato presentato il «Concorso internazionale di progettazione Piazza Castello – Foro Bonaparte», con intervento di assessori del Comune di Milano.
Vedere utilmente sul web i dettagli pubblicati dal Comune di Milano:
www.castellobuonaparte.concorrimi.it
http://www.castellobuonaparte.concorrimi.it/news/1
Nel «Comunicato Stampa» si può leggere:
– «Milano, 18 aprile 2016 – Dare una nuova vita a Piazza Castello, reinterpretando l’antica struttura da piazza d’armi per adattarla alle molteplici funzioni di una moderna piazza d’arti. Ripensare e riprogettare la piazza dopo la rimozione delle strutture dell’Expo Gate, che avverrà entro fine anno. Trovare una sintesi formale tra gli spazi monumentali della città storica e il paesaggio verde che si sviluppa alle spalle del palazzo sforzesco. Valorizzare uno dei luoghi più famosi e visitati di Milano per renderlo ancora più bello e più aperto, un boulevard urbano (Foro Buonaparte) e un boulevard paesaggistico aperto sul parco (Piazza Castello) fruibili da cittadini e turisti»;
– «Il costo massimo dell’intervento da progettare è pari a 12 milioni di euro, secondo una previsione di costo rapportata a interventi di alto standard qualitativo che sono stati realizzati in ambito milanese ed anche europeo per temi analoghi»;
– «Il vincitore del concorso riceverà un premio di 25 mila euro. Al secondo classificato è riconosciuto un rimborso spese di 8 mila euro, al terzo di 6 mila euro, e a ciascuno dei successivi sette partecipanti di 3 mila euro»
Il progetto vincitore è il denominato «E8AACQQ4»; esso così riporta in seconda pagina, per spiegare intenti e finalità: «Piazza Castello acquista leggibilità e definisce il proprio perimetro, in relazione al sistema dei viali del parco, all’area attorno all’Arena e alla Piazza del Cannone – suo naturale contrappunto – con la caratteristica di piazza sterrata: il grande parterre della tradizione francese. Gli alberi ad alto fusto esistenti e quelli di nuova piantumazione emergono dalla pavimentazione in calcestre che si estende omogenea a partire dal segno rafforzato del doppio filare di aceri perimetrali, fino a lambire il declivio del fossato inerbito e raggiungere la torre del Filarete. Gli attuali dislivelli e movimenti del terreno, leggermente rimodellati, creano un nuovo paesaggio urbano che rimanda idealmente all’indeterminatezza dell’ambiente originario attorno al castello: uno spazio più rarefatto e al contempo arricchito di nuove potenzialità».
Desidero altresì ricordare che il Castello e Piazza Castello sono soggetti a vincoli; eccoli in breve:
Esaminando i testi e la mappa del PGT: “ArcGIS Web Application” ci si può prendere visione di quanto segue a proposito di Piazza Castello e del Castello:
– «Beni sottoposti a tutela con apposito provvedimento: Zona del Foro Bonaparte, Castello Sforzesco, Parco e Arena. OGGETTO Meraviglioso complesso con mole turrita incorniciato dalla vegetazione del parco, viali e palazzi dell’800; DATA_DECR 01-06-1963; Nome Zona del Foro Bonaparte, Castello Sforzesco, Parco e Arena; Rif Leg Legge 1497/1939; Estensione SI; Legenda Complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici tutelati con apposito provvedimento (art. 136.1.c-d)»
– «Ex Monumentali: Corso Sempione, Canova, Melzi d’Eril, piazza Sempione, Parco, piazza Castello, Foro Bonaparte, via L. Beltrami, largo Cairoli, via Dante, piazza Cordusio. OGGETTO Area Sempione, Canova, Melzi d’Eril, Parco, Castello, Foro Bonaparte, Beltrami, Cairoli, Dante, Cordusio; Data 27-12-1986; Tipo Tutela Diretta; Nome Corso Sempione, Canova, Melzi d’Eril, piazza Sempione, Parco, piazza Castello, Foro Bonaparte, via L. Beltrami, largo Cairoli, via Dante, piazza Cordusio; Rif Leg Legge 1089/1939; Rif Art Art. 1, Art. 4; Legenda Immobile sottoposto a tutela diretta con apposito provvedimento (art. 10, DLgs n. 42/2004); PAV 629».
– «Ex Monumentali: Castello Sforzesco. OGGETTO Castello Sforzesco; Data 09-07-1912; Tipo Tutela Diretta; Nome Castello Sforzesco; Rif Leg Legge 364/1909; Rif Art Art. 5; Legenda Immobile sottoposto a tutela diretta con apposito provvedimento (art. 10, DLgs n. 42/2004); PAV 48».
– «Zone di rischio archeologico: Zona A; Nome Zona A».
– «Ambiti di rilevanza paesistica: Ambiti di rilevanza paesisitica; COD_LEG t2_c3_s1_l1; COD_NORM art.26; Nome Ambiti di rilevanza paesisitica; Tipo Tutela PTCP – 2014».
Tutto ciò premesso e presa visione:
- dei termini del Concorso,
- di quanto recita il testo del progetto vincitore «E8AACQQ4»,
- di quanto dichiarato nei testi e nella mappa del PGT “ArcGIS Web Application” a proposito dei vincoli di tutela a cui sono sottoposti Piazza Castello e il Castello di Milano,
sarebbe interessante sapere quale sia stato il motivo che ha dichiarato vincitore il progetto «E8AACQQ4», che prevedeva innanzitutto la piantumazione di alberi di alto fusto in Piazza Castello, e quale sia la motivazione addotta dalla Soprintendenza di Milano all’approvazione dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione di tale progetto «E8AACQQ4».
Vedere utilmente: Progetto vincitore 1° classificato: E8AACQQ4
Pertanto si è dato inizio nel 2021 ai lavori seguenti: «Appalto 8/2020 – riqualificazione di Piazza Castello 1° lotto di 2 lotti: Piazza Castello e Via Beltrami. Progetto esecutivo approvato con Determinazione Dirigenziale dell’Area Gestione Amministrativa Progetti e Lavori n. 8217 del 16/12/2019».
Il desiderio di conoscere è motivato dal fatto che oltre ai summenzionati “Vincoli” esistenti permangono degli incontrovertibili dati di fatto che di seguito menziono:
- l’attuale Castello Visconteo-Sforzesco è quanto rimane dell’antico nucleo di fine XV secolo, ben documentato da Leonardo da Vinci;
- all’estero della controscarpa del fossato di detto nucleo quattrocentesco esistono le architetture difensive, quasi tutte cimate, costruite tra gli inizi del XV sec. e la fine del XVIII sec.: Ghirlanda, Rivellini, Mura Urbane, Fortezza Reale (fatta cimare da Napoleone Bonaparte nei primissimi anni del XIX sec.).
- rimangono altresì le antiche opere di canalizzazione delle acque con funzioni di difesa e di viabilità.
Tali incontrovertibili dati di fatto dovevano essere noti innanzitutto a coloro i quali hanno indetto il «Concorso internazionale di progettazione Piazza Castello – Foro Bonaparte», oltre a numerosi altri personaggi.
L’ignoranza dei summenzionati dati di fatto ha provocato innegabili e documentati danni alle strutture antiche dell’articolata fortificazione medievale e rinascimentale di Milano. L’esistenza di tali architetture antiche era già stata argomentata, ad esempio, già nel 1894 da Luchino del Mayno nel suo contributo alla conoscenza del Castello di Milano, intitolato “Vicende militari del Castello di Milano dal 1706 al 1848”, e questo senza citare i numerosi lavori sul Castello pubblicati dall’architetto Luca Beltrami.
Occorre l’immediata sospensione dei lavori e la non attuazione del 2° lotto di riqualificazione di Piazza Castello.
Gianluca Padovan (Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano – Federazione Nazionale Cavità Artificiali)