Arena o Stadio Civico di Milano
La forma dell’Arena, o Stadio Civico, è progettata dall’architetto Luigi Canonica (Tesserete, Lugano 1762 – Milano 1844) e realizzata in legno nel 1803, ma ricostruita in muratura e inaugurata nel 1807. La forma richiama l’anfiteatro classico ed era originariamente destinata a ospitare corse di cavalli, di bighe, naumachie, ecc.
Le pietre dell’Arena di Milano
L’Arena Civica è stata costruita con pietre e mattoni, elementi immediatamente visibili quando giriamo attorno e all’interno della grande struttura ellittica (N. 1). Ma balzano all’occhio innanzitutto i conci rettangolari di conglomerato, il noto Ceppo d’Adda.
Arena Civica di Milano
Il Laboratorio didattico di Conservazione delle architetture complesse del Politecnico di Milano, i cui docenti sono Elsa Garavaglia, Maria Cristina Giambruno e Franco Guzzetti, ha intrapreso per l’anno accademico 2017-2018 la definizione di un progetto di conservazione e uso ad impianto sportivo dello storico complesso dell’Arena Civica “Gianni Brera” di Milano.
ACQUEDOTTO CIVICO DI MILANO
Parlando di una grande città come Milano si deve certamente considerare l’importanza fondamentale dell’Acquedotto Civico.
Milano: Contromina del Solstizio
Se pensate che il Castello di Porta Giovia non abbia oramai alcunché da nascondere vi sbagliate.
Sirene d’allarme a Milano
I penetranti e cadenzati suoni della sirena davano il preallarme, l’allarme e il cessato allarme. La gente così sapeva di doversi recare, e di corsa, nei rifugi antiaerei.
Sicurezza?
Quale reale sicurezza offrivano i rifugi antiaerei italiani realizzati nei piani cantinati? Considerando la velocità di arrivo di un ordigno (in media 300 metri al secondo), questo avrebbe potuto con una certa facilità attraversare il tetto ed un paio di solai prima che la spoletta innescasse l’esplosione, giungendo a detonare contro i sottostanti ricoveri. In…
Tracce della guerra: le scritte sui muri
Se pensate che le tracce della Seconda guerra mondiale siano sparite vi sbagliate.
Aggressivi chimici e bombe dal cielo
Dopo il 1918 in Italia si parla a lungo sugli effetti dei gas asfissianti e vescicanti al fronte, tra reticolati e trincee, ma pure sui possibili impieghi mediante l’aviazione contro le città e i civili inermi.
“I gas di guerra”
«L’edificio in discorso ha il pregio della sicurezza massima, però la sua costruzione è costosissima,