Sicurezza?
Quale reale sicurezza offrivano i rifugi antiaerei italiani realizzati nei piani cantinati? Considerando la velocità di arrivo di un ordigno (in media 300 metri al secondo), questo avrebbe potuto con una certa facilità attraversare il tetto ed un paio di solai prima che la spoletta innescasse l’esplosione, giungendo a detonare contro i sottostanti ricoveri. In…
Tracce della guerra: le scritte sui muri
Se pensate che le tracce della Seconda guerra mondiale siano sparite vi sbagliate.
Aggressivi chimici e bombe dal cielo
Dopo il 1918 in Italia si parla a lungo sugli effetti dei gas asfissianti e vescicanti al fronte, tra reticolati e trincee, ma pure sui possibili impieghi mediante l’aviazione contro le città e i civili inermi.
“I gas di guerra”
«L’edificio in discorso ha il pregio della sicurezza massima, però la sua costruzione è costosissima,
Il ricordo dei rifugi antiaerei
I rifugi antiaerei devono essere visti come “musei di sé stessi”, devono essere fruiti così come il tempo ce li ha consegnati.
Cos’era un Rifugio Antiaereo?
Il rifugio antiaereo era un riparo atto a proteggere persone e materiali in caso di bombardamento aereo.
Caro Claudio…
Caro Claudio, mi è capitata tra le mani una cartella con varie immagini riguardanti le operazioni condotte al Forte di Montecchio…
Due salti nel passato!
Locale alla moda, dove ci s’incontra, si cena, s’ascolta musica e, pure, si danza… O, meglio, dovrei dire … si danzava, viste le restrizioni che da quasi un annetto a questa parte ci limitano.
Milano sotterranea sul Corriere della Sera
Lunedì 26 ottobre 2015 il Corriere della Sera ha pubblicato il bell’articolo scritto dal giornalista e fotografo Gabriele Micalizzi dell’Agenzia Cesura, a corredo delle immagini che ha ripreso nel corso di un lungo itinerario nella Milano “del piano di sotto” accompagnato dagli speleologi dell’Associazione Speleologia Cavità artificiali Milano. Bravo Gabriele! Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. –…