ARCHEOLOGIA MINERARIA: note metodologiche. Nona parte
- Topografia in miniera
Lascio alle parole di Seguiti un accenno al significato di “topografia da miniera”. Il suo libro merita almeno una consultazione; la strumentaria descritta e riprodotta oggi, a distanza di quasi settant’anni [oggi oramai più di ottanta. N.d.A.], possiamo trovarla solo presso qualche museo o qualche collezionista privato. Ciò non vuol dire che non possa essere ancora, tranquillamente utilizzata, per la sua precisione.
«Nel secolo scorso il rilevamento sotterraneo cominciò ad essere considerato una vera scienza, tanto che se ne iniziò l’insegnamento nelle scuole superiori. È pur vero però che l’introduzione dei metodi scientifici ha incontrato resistenza perché in miniera fino a non molti anni fa si procedeva con la convinzione che avesse valore solo quello che si imparava lavorando in sotterraneo. Alla fine però il progresso ha vinto in pieno, e se lo sviluppo dell’industria mineraria ha imposto la risoluzione di problemi di topografia sotterranea sempre più complessi e difficili, la scienza si è di pari passo attrezzata per la risoluzione di essi, escogitando nuovi metodi, adattando gli strumenti della normale topografia, studiandone di tipo speciale, e riuscendo a far ottenere nei lavori di rilievo un grado di approssimazione veramente soddisfacente. Scopo della topografia sotterranea. La topografia di miniera ha per scopo di guidare i lavori di una miniera e di permettere la rappresentazione grafica di essi. Ad essa è devoluto il compito di determinare i limiti delle concessioni, il piano degli impianti esterni, il piano dei lavori interni e di fare il collegamento fra il rilievo dell’esterno e quello del sotterraneo. Gli scopi che si perseguono con i rilievi sono evidenti: conoscenza dello stato attuale dei lavori, indirizzo per i lavori futuri e per le ricerche, possibilità di evitare sinistri causati dall’incontro di vecchi lavori, di organizzare i servizi di salvataggio, possesso di elementi sicuri in caso di contestazioni di qualsiasi genere, di accertamento di responsabilità, ecc. Particolarità. La topografia sotterranea non è sostanzialmente differente da quella esterna, in quanto ha gli stessi scopi di misurare distanze, angoli, differenze di livello, ecc., e segue gli stessi metodi. Ci sono però delle modalità e dei dettagli dovuti alle peculiari condizioni in cui si svolge il rilievo sotterraneo, modalità che hanno spesso la loro grande importanza. Ad esempio, in galleria si lavora sempre su larghezze piccole e con modeste altezze di tetto, così che i treppiedi degli strumenti e le mire devono essere di lunghezza ridotta; il traffico non deve essere interrotto, e quindi si usano sistemi speciali di supporto per gli strumenti e i punti di stazione si mettono sul cielo delle gallerie; in sotterraneo c’è buio, quindi bisogna illuminare le mire e il micrometro; quando si fanno i tracciamenti, le poligonali sono aperte, non si ha controllo, non si può fare la ripartizione degli errori e quindi nei rilievi sotterranei si deve agire con la massima esattezza; infine si presentano alcuni problemi speciali, quali il riporto di un allineamento in sotterraneo, la misura della profondità dei pozzi ed altri. Personale e strumenti. In miniera si fanno rilievi di dettaglio, e rilievi d’insieme, di collegamento e di controllo. I rilievi di dettaglio vengono fatti ogni qualvolta il cantiere avanza di qualche metro, dal capo cantiere o capo servizio, il quale è anche incaricato del riporto del rilievo sui piani di dettaglio e su quello d’insieme esistenti nell’ufficio tecnico della direzione. Quando si tratti di iniziare nuovi lavori importanti, o anche per controllo a intervalli più lunghi, è un ingegnere della direzione che si reca in galleria per i rilievi. Nelle miniere molto estese ed importanti può esserci uno o più periti addetti al solo servizio dei rilevamenti, posti alla diretta dipendenza di un ingegnere che coordina e dirige il lavoro, fa studi geologici e minerari, ecc.» [Seguiti 1939, pp. 4-5].