Le Signore dello S.C.A.M.

Ottobre 11, 2024 Off Di Archeologia del sottosuolo

Le Signore dello S.C.A.M.: quarant’anni di acciaiose Rose rosa. 

In questo 2024 festeggiamo i 40 anni di attività dell’Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano.

E grazie a Maurizio Tavagnutti e al Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” di Gorizia, che presiede, è uscito il numero “Speciale” della loro Rivista Sopra e Sotto il Carso: Le Signore dello S.C.A.M. una storia di speleologia tutta al femminile

Una breve spiegazione: lo S.C.A.M.

Fondato nel 1984 come Gruppo S.C.A. e dopo pochi mesi divenuto Gruppo S.C.A.M., è stato registrato presso un notaio come Associazione nel 1990, tutelando inoltre marchio e logotipo. Lo si è sempre chiamato “lo SCAM”, al maschile, ma nella realtà dei fatti spesso sul campo era più consistente la presenza femminile, se non sempre nel numero sicuramente nella mole e nella qualità del lavoro svolto rispetto ai maschi. Abbiamo fatto della Speleologia in Cavità Artificiali una Disciplina: l’Archeologia del Sottosuolo.

Le Signore dello SCAM (1)

Le Signore dell'Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano

 

Quarant’anni di acciaiose Rose rosa.

A gennaio di quest’anno Maurizio Tavagnutti mi ha fatto sapere che desiderava comporre un Sopra e Sotto il Carso “speciale” dedicato alle Speleologhe, lasciandomi favorevolmente colpito.

E poi capirete perché.

In questo nostro momento storico, un po’ caotico e parecchio perplimente, diamo per scontate troppe cose. E ciò dove la comoda parola “cose” raggruppa in un unico “sacco della Befana” o di “Babbo Natale” le “cose” come i sentimenti, le vicissitudini della vita, amori, passioni, tristezze, sudore, lavoro, impegni, male di schiena e calli ai piedi.

Invece, la “pensata” di Maurizio è chiara e delicata al contempo. È fondamentale e doverosa proprio perché, nel luogo comune del dare tutto “per acquisito”, troppo spesso ci si trova tra le mani un bel nulla di fatto. Non si pensa, non si scrive, ci si azzera mentalmente sui social, non si sogna, non si va sul campo a concretizzare i nostri sogni: noi siamo fatti di intenti, talvolta ferrei, siamo mossi da sentimenti, talvolta travolgenti. Nella storia speleologica abbiamo figure che non si conoscono, ma che hanno dato il loro reale contributo alla Storia della Speleologia.

Senza tanti giri di parole dico subito che ho pensato di scrivere della Speleologa Claudia Ninni. Come l’ho comunicato a Maurizio, chiedendogli anche per quanto avrebbe dovuto essere pronto lo scritto, lui mi ha invitato a parlare anche di Maria Antonietta Breda.

Grande Maurizio, più lo conosco e più lo apprezzo.

IL RICORDO VA MANTENUTO

Nei giorni successivi lo scritto ha cominciato a prendere forma nella mia mente, fino ad una conclusione un po’ catartica. Che cosa segue ora? Semplicemente il ricordo di tutte coloro che hanno fatto parte dell’Associazione S.C.A.M. (Speleologia Cavità Artificiali Milano) e della sua robusta costola, la F.N.C.A. (Federazione Nazionale Cavità Artificiali), unito al mio ringraziamento per l’attività che hanno svolto.

GRAZIE A TUTTE!

Però, intanto che scrivevo e cercavo le immagini da inserire a corredo, mi sono reso conto che avrei fatto un torto a tante altre Signore e Signorine. Chi sono state costoro? Gentili fanciulle che appartenevano ad altri gruppi o associazioni Speleo, oppure erano semplicemente “Speleoindipendenti” (questo Mondo è meraviglioso perché veramente tante persone non hanno bisogno della tessera per essere… e non mi riferisco solo a quella speleo!). Altre, invece, pur non essendo Speleologhe, hanno preso parte alle nostre attività a vario titolo. Grandi! Mica posso ignorarle. La “carrellata amarcord” delle fotografie sarà poi in grado di comunicare più di tante parole.

AVANTITUTTA!

Gianluca Padovan

 

Speleologia al Femminile

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