C.R.I. Como – MU.R.A.C. Catalogazione oggetti – Maschere anti gas

Febbraio 18, 2022 Off Di Archeologia del sottosuolo

C.R.I. Como – MU.R.A.C. Catalogazione oggetti – Maschere anti gas

Catalogazione oggetti – Maschere anti gas – Ass.ne Speleologia Cavità Artificiali Milano della Federazione Nazionale Cavità Artificiali

Catalogazione di Maria Antonietta Breda (Politecnico di Milano, Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.) e Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)

Testo: Gianluca Padovan

Foto: Maria Antonietta Breda & Gianluca Padovan

Il rifugio antiaereo della C.R.I. era diventato il “refugium peccatorum” della “roba vecchia”… Ma qualche anno fa l’abbiamo catalogata, a seguito dello studio dei rifugi antiaerei di Como, per la C.R.I. stessa.

La maschera anti gas

L’oggetto principale destinato alla protezione individuale, sia militare sia civile, contro gli aggressivi chimici è la «maschera antigas». Taluni modelli erano espressamente fabbricati per gli animali, come cavalli e muli.

Si tratta di un dispositivo di forma varia e costituito da differenti materie, che si applica sul viso, come una maschera, ed è dotato di uno o, più di rado, due filtri. Il suo scopo è di trattenere le sostanze tossiche contenute nell’atmosfera, nello specifico a causa di emissioni o bombardamenti con aggressivi chimici. In generale la maschera si compone di un tessuto impermeabile che copre il viso, provvisto di due lenti per gli occhi; è collegata direttamente, o mediante un tubo, ad una scatola-filtro dove l’aria è depurata in fase d’inalazione, ed è inoltre provvista di una membrana protetta esternamente dove l’aria viene espulsa in fase d’espirazione.

Il libretto d’istruzioni della «Maschera Pirelli Tipo “Pir. 35”» («Approvata dal Servizio Chimico Militare – Licenza n.10 in data 23 novembre 1935-XIV») così informa:

 

 

1) – Descrizione della maschera “Pir. 35”. Questo apparecchio di protezione è costituito dalla maschera propriamente detta; dal filtro; dalla custodia metallica o di canapa.

2) – La maschera propriamente detta si compone delle seguenti parti:

I). il facciale – parte che aderisce alla faccia – costituito da un foglio di gomma a stampo sul quale sono applicati: a) l’alloggiamento della valvola di scarico; b) il bocchello metallico portante la filettatura per l’avvitamento del filtro e l’alloggiamento della valvola di aspirazione; c) gli occhiali. Il facciale porta in rilievo il contrassegno “Pir. 35” ed un numero indicante la taglia (I o II o III o IV). I numeri più alti corrispondono alle taglie più piccole. In linea generale si può dire che la taglia IV è adatta per ragazzi; la taglia III per giovanetti; la taglia II si adatta alla maggioranza degli adulti; infine la taglia I è indicata per visi molto sviluppati.

II). La valvola di inspirazione, che permette di aspirare l’aria purificata attraverso il filtro e impedisce il ritorno dell’aria espirata nel filtro stesso. Detta valvola è di gomma ed è disposta nell’alloggiamento del bocchello metallico.

III). La valvola di scarico, che permette di scaricare all’esterno l’aria espirata e impedisce di aspirare aria direttamente dall’esterno. Essa è di gomma; si apre sotto la leggera pressione esercitata dalla espirazione, e si chiude ermeticamente sotto la depressione provocata dalla inspirazione. Può essere ispezionata ed eventualmente ricambiata svitando il coperchio dell’alloggiamento della valvola stessa.

IV). Gli occhiali, costituiti da dischi di vetro composto (di sicurezza), formato da due vetri semplici racchiudenti tra loro un foglio di celluloide. Tali vetri, anche se colpiti da un corpo duro, non subiscono soluzioni di continuità, ma soltanto “si sgretolano” garantendo ancora la tenuta della maschera ai gas ed evitando all’occhio il pericolo delle schegge. Gli occhiali sono fissati al facciale a mezzo di armature di alluminio.

V). La bardatura elastica, che ha lo scopo di assicurare e adattare il facciale al viso, in modo da assicurare una perfetta tenuta. È costituita da cinque tiranti regolabili (uno frontale non elastico, due temporali e due guanciali elastici), fissati al bordo del facciale e che si riuniscono ad un cuscinetto nucale.

VI). I dischi antiappannanti, tenuti aderenti ai vetri degli occhiali, a mezzo di speciali mollette. Hanno lo scopo di impedire l’appannamento degli occhiali e di mantenere in tal modo una buona visibilità.

3) – Il Filtro. È formato da una scatola metallica, verniciata esternamente e internamente, che contiene le sostanze assorbenti e neutralizzanti, attraverso le quali l’aria gassata viene purificata e resa respirabile. Il filtro si avvita alla maschera, dopo di aver tolto il cappellotto di chiusura, svitandolo. Nella parte inferiore del filtro vi è un foro di entrata per l’immissione dell’aria esterna, normalmente chiuso da un pappo trattenuto da una cordicella, il quale si toglie al momento dell’uso. Dopo l’uso poi, per assicurare una buona conservazione del filtro, occorre ricordarsi di richiudere i due fori rimettendo il tappo di fondo e il cappellotto superiore di chiusura.