Castello di Milano: l’incredibile squallore in cui versa il Rivellino di Porta Comasina (seconda puntata)
Facciamo un passo indietro e domandiamoci che cosa sia un rivellino.
Diciamo semplicemente che in epoca medievale era una sorta di torre generalmente posta all’interno del fossato d’un castello. Serviva a proteggere una porta e quindi l’accesso al castello stesso.
Successivamente, nella fortificazione bastionata, con in nome di rivellino si indica un’opera anteposta alla cortina, costituita da due facce, talvolta da due facce e due fianchi; al suo interno poteva ospitare locali casamattati, gallerie di collegamento e accessi alle contromine o alle opere di demolizione.
Ma rimaniamo concentrati sul castello medievale: in verde si è colorato il Rivellino di Porta Comasina.
Oramai da quarant’anni l’interno del Rivellino di Porta Comasina è in totale degrado. Oltre a ripulirlo, disinfettarlo, allontanarne i piccioni e renderlo asciutto affinché i gatti lì ricoverati non muoiano in continuazione a causa delle malattie, occorrerebbe necessariamente studiarlo soprattutto nelle parti “profonde”.
Difatti conserva nelle articolazioni sotterranee un “passaggio segreto” che conduceva alla Ghirlanda. Inoltre vi è una riservetta munizioni “segreta”, accessibile esclusivamente dall’interno del Castello mediante una galleria che sottopassava il fossato.
Forse solamente in uno squallido borgo degradato e abbandonato a sé stesso possiamo incontrare un’architettura di valore storico e artistico tenuta in uno stato così vergognoso.
Le immagini a corredo parlano da sole e sono state pubblicate in un recente libro.
Ovviamente pubblicato all’estero, ma in lingua italiana.
Le immagini a corredo mostrano inequivocabilmente come una nazione civile non dovrebbe in alcun caso mantenere uno dei suoi migliori e più rappresentativi monumenti.
Gianluca Padovan