ELLISSI & CERCHI: Piacenza
Osserviamo il territorio e l’ambiente in cui viviamo.
La risorsa culturale dell’ambiente urbano circolare ed ellittico.
Il 30 settembre e il 1° ottobre 2015 si è tenuto a Piacenza, presso il Politecnico di Milano – Sede territoriale di Piacenza, Campus “Arata” Padiglione Nicelli, il Convegno nazionale:
Ambiente: struttura e risorsa. Aspetti contemporanei e prospettiva storica.
Mercoledì 30, nel pomeriggio, vi è stato l’intervento di Maria Antonietta Breda e Gianluca Padovan: La risorsa culturale dell’ambiente urbano circolare ed ellittico.
Ecco il contenuto:
«Numerosi luoghi di pianura del nord Italia presentano impianti insediativi e tracciati viari curvilinei. L’esame del territorio conferma l’esistenza di perimetri circolari ed ellittici costeggiati da corsi d’acqua naturali e artificiali, inseriti in contesti agricoli. In molti casi si tratta di sviluppi urbani nati da esigenze difensive storiche e preistoriche. In altri si presuppone l’esistenza d’un sedime cultuale di cui s’è persa memoria.
Lo studio si avvale dell’aerofotogrammetria, mettendo tra loro a confronto gli elementi curvilinei caratterizzanti e, qualora possibile, confrontandoli con le foto storiche scattate nella prima metà del XX secolo. La successiva comparazione con i rilevamenti catastali del XVIII e XIX secolo consente di percepire l’espansione dell’agglomerato urbano e la trasformazione del territorio naturale ed agricolo. La maglia urbana più antica appare orientata su assi viari differenti da quelli odierni e le strutture abitative ricalcano soprattutto i perimetri un tempo deputati alla difesa. Inoltre le strade costeggiano e talvolta ricalcano fossi e fossati dai chiari connotati anch’essi difensivi.
Si presentano alcuni casi significativi dei circa duecento ad oggi esaminati.
Lo studio del sottosuolo urbano può confermare l’esistenza di opere idrauliche le quali hanno caratterizzato e condizionato lo sviluppo dell’insediamento risultando oggi sostituite, ad esempio, da opere di smaltimento delle acque reflue che comunque ne ricalcano anche solo parzialmente i tracciati.
Riconoscere tali perimetri curvilinei nei tessuti urbani odierni costituisce una indubbia risorsa culturale per la puntuale comprensione del territorio dal punto di vista architettonico, paesaggistico e ambientale. La valorizzazione ne manterrà l’intrinseco pregio storico e architettonico, servendo alla tutela di un consono paesaggio circostante».
Ulteriori dettagli e il programma si possono consultare al sito: ambientestrutturaerisorsa
Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)