C come Canale
Ancora in tema di “scritte sui muri”, ma d’epoca, ovvero risalenti all’ultimo conflitto mondiale, abbiamo le indicazioni di “canale sotterraneo”.
Alla fine dell’Ottocento il centro storico di Milano era percorso da circa 150 chilometri di canali grandi e piccoli e quelli sopravvissuti nel secolo successivo, ma relegati nel sottosuolo e quindi coperti, sono stati utilizzati per attingere acqua e spegnere gli incendi conseguenti ai pesanti bombardamenti angloamericani.
L’esistenza di un canale sotterraneo ancora attivo e raggiungibile mediante il sollevamento del classico tombino era indicato con la lettera nera C in campo quadrato bianco bordato di nero, simbolo generalmente dipinto sulla facciata di un edificio.
A Milano qualcheduno crede e scrive, invece, che la C indicasse la “cisterna sotterranea”. Evidentemente non si è mai preso la briga di sollevare il tombino e vedere che cosa ci fosse sotto.
Una variante era un più esplicito segnale, la scritta roggia in campo circolare bianco bordato di nero.
Un contributo sul tema è stato recentemente pubblicato e il titolo è: “Scritte di guerra” in tempo di pace.
https://www.barpublishing.com/luoghi-e-architetture-del-secondo-conflitto-mondiale-1939-1945-sites-and-architectural-structures-of-the-second-world-war-1939-1945.html
Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)