256 secondi, piovono bombe
19 aprile 2016, ore 21.00. La stanza del “Ricovero Antiaereo N° 87”, ad uso pubblico, era piena. Non s’attendeva la sirena del cessato allarme aereo, ma l’inizio dello spettacolo teatrale-emozionale:
256 secondi, piovono bombe.
Era anche presente la prof. Laura Barbirato, preside della Scuola primaria Giacomo Leopardi sotto cui il rifugio, chiamato all’epoca “ricovero”, era funzionante. E tutt’oggi il Rifugio esiste come museo di sé stesso grazie innanzitutto alla Preside.
Muri solfatati, volte in mattoni a vista e scritte d’epoca perfettamente conservate facevano da cornice. Una sola lampada, d’epoca, pendente dal soffitto, illuminava Cesare Gallarini, Lorena Marconi e Claudio Zucca, che hanno rievocato delicatamente e impersonalmente fatti passati in modo da fare riflettere il pubblico presente.
Niente enfasi, solo racconti reali, ripresi dalle cronache d’epoca, solo testimonianze di persone sopravvissute ai bombardamenti, semplicemente una magistrale resa dei fatti alternati tra l’ironico, il grottesco, il surreale.
Tutti sotto le bombe, in modo figurato, dal 1911 al 2016.
Alla regia il quarto attore, nascosto nel buio, mandava di quando in quando in onda brevi spezzoni di filmati che facevano da sottofondo, regolando l’audio sulle voci chiare e sonore degli altri tre attori che recitavano senza microfono.
Gli spettacoli si terranno fino al 25 aprile, alle ore 21.00, ma il 24 e 25 saranno raddoppiati con spettacolo pomeridiano alle ore 15.00.
Ecco un video sul rifugio, del giornalista del Corriere della Sera Antonio Castaldo:
Nel Rifugio è stata allestita la mostra “Bombardano Milano, rifugiati!” dall’Ass.ne S.C.A.M.
Gianluca Padovan (Ass.ne S.C.A.M. – F.N.C.A.)