12. Il gioiello del Ducato
Il gioiello del Ducato
Tratto da: Gianluca Padovan & Ippolito Ferrario, Alla scoperta di Milano Sotterranea, Newton Compton Editori, Roma 2018.
Il gioiello del Ducato
Parliamo ora del gioiello d’architettura medievale della città, ovvero del suo Castello visconteo-sforzesco. La costruzione quadrilatera, innalzata nella seconda metà del xiv secolo, è collocata a cavallo delle mura urbane e nel corso del secolo successivo è in parte modificata. Il suo perimetro è costituito da cortine merlate provviste di una torre ad ogni angolo e protetto da un ampio e profondo fossato. All’esterno viene eretta, probabilmente ai primi del Quattrocento, la cinta aggiuntiva denominata Ghirlanda e di cui parleremo più avanti in dettaglio assieme alle altre opere difensive medievali.
Già con la fine del 1499 si pone mano a opere intese a rafforzare le difese esterne del Castello e nella prima metà del secolo successivo una di queste, verosimilmente bastionata, si protende verso l’attuale piazzale Luigi Cadorna, mentre un’altra è costruita di fronte all’odierna superstite Porta del Soccorso, quindi verso Parco Sempione.
Per quanto riguarda la terza, tra il 1525 e il 1527 è commissionata a Cesare Cesariano, “architetto cesareo”, la progettazione e la successiva direzione della Tenaglia. Era un doppio muro bastionato, con entrambi i lati protetti da fossati, che frontalmente alla Torre del Piombo della Ghirlanda procedeva per alcune centinaia di metri in direzione nord, all’incirca fino all’odierna piazza Lega Lombarda, terminando con un’opera a tenaglia provvista di due orecchioni che si fronteggiavano. Decisamente singolare nel panorama delle opere difensive lombarde, la Tenaglia ha vita breve perché prima ne viene accorciata la “coda”, in quanto davanti alla Torre del Piombo prende forma il Bastione Acugna (che vedremo tra poco) ed entro la fine del Seicento è dismessa e parzialmente demolita. Una sua raffigurazione è attribuita a Giovanni Battista Clarici (Urbino 1542 – Milano 1602) ed è visibile nella pianta geometrica della città datata 1600, frutto della revisione e della correzione di una prima tavola elaborata nel 1583. Si può ricordare che nel 1989, durante l’esplorazione sotterranea della Roggia Castello, la quale corre attraverso Parco Sempione, si è individuato un ramo laterale con un tratto di paramento murario in conci bugnati, forse resti reimpiegati della Tenaglia.
Nella seconda metà del Cinquecento anche il Castello è cinto da una poderosa opera composta da sei cortine e sei bastioni. Per meglio rispondere allo sviluppo delle tecniche ossidionali nella prima metà del Seicento sono costruiti, tra un bastione e l’altro, anche sei mezzelune (o rivellini) facendo assumere al Castello la forma di una stella a dodici punte. Luchino del Mayno ne riporta la planimetria («pianta generale del castello di milano»), già presente negli studi di Luca Beltrami, con gli edifici moderni poi sorti su buona parte del circuito stellare.